'Parles català?' - Barcellona e il catalano

Non tutti i turisti che si recano a Barcellona per trascorrere una bella vacanza, magari alloggiati in uno dei tanti alberghi Barcellona prenotabili online, sanno che la prima lingua considerata come lingua ufficiale dai residenti non è lo spagnolo bensì il catalano. Capita così di trovarsi in situazioni in cui, all’interno di negozi o per la strada, ci venga rivolta parola in una lingua tutto sommato simile al castigliano (quello che per gli italiani è ‘lo’ spagnolo) ma non così comprensibile. Senza poi contare numerosissimi cartelli con indicazioni e riferimenti, unicamente in catalano.

Qualche informazione: la lingua catalana è una lingua di origine romanza che viene parlata da circa 10 milioni di persone, prevalentemente in Spagna (nella regione della Catalogna) ma anche in Francia, Andorra e nella cittá di Alghero in Sardegna. Durante il medioevo, il catalano era la lingua ufficiale della cancelleria d’Aragona e la unica lingua usata a corte. In seguito venne affiancata dallo spagnolo, l’italiano e il napoletano. I primi iberici che sbarcarono in Sardegna erano infatti parlanti catalano.
Dopo anni di splendore letterario medievale, testimoniato da numerose brillanti opere arrivate anche a noi oggi, con l’avvento della dinastia asburgica nel ‘500 inizió la decaduta del catalano a fronte di una maggiore importanza attribuita al castigliano. L’idioma spagnolo venne nel ‘700 considerato lingua ufficiale e solo durante il secolo seguente si cercò di recuperare questo patrimonio culturale. Durante il franchismo nel Novecente, tutte le identitá locali venivano sistematicamente soffocate e tra queste anche quella catalana con il proprio idioma, ridotto a rango di dialetto dello spagnolo.
Solo nel 1979 è arrivato il riconoscimeto ufficiale quale lingua a tutti gli effetti e da allora viene insegnato nelle scuola e nel 2005 l’Europa ne ha sancito l’importanza quale lingua “co-ufficiale” europea.

Ecco una veloce carrellata delle caratteristiche fonetiche e ortografiche:
- "e" e "a" pronunciate atone come vocale neutra;
- la [z] (s sonora), non presente in castigliano;
- perdita della "n" finale dei nomi e aggettivi singolari;
- il suono ‘sc’ come nell'italiano “sciare” viene rappresentato con le grafie «ix» e «x»: caixa (=cassa);
- il digramma «ny» pronunciato come ‘gn’ nell'italiano montagna: any (=anno)
- vengono usati numerosi digrammi ‘tg, tj, tx, ig’;
- il digramma «ll» pronunciato come il suono ‘gli’ nell'italiano meglio: lluna (=luna)
- il digramma ‘l•l’ che rappresenta doppia L: col•legi (=collegio)

Non spaventatevi peró: a Barcellona è effettivamente parlato correntemente anche lo spagnolo, oltre ad un poco di inglese soprattutto nei luoghi d’interesse turistico. Quindi nessun problema per farsi capire, posto poi che l’italiano risulta assolutamente comprensibile ai piú.

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